Incontro in parrocchia - Parte II ovvero l'elogio della lentezza

Davi - Lo Sposo

Prima del passaggio in comune abbiamo fatto richiesta di pubblicazioni in parrocchia. Abbiamo portato i documenti con qualche problemino tecnico ed ecco ad accoglierci  un giovane parrocco con portatile sotto al braccio. Ok pensiamo che e' il tipo giusto, il parrocco giovane e smart che magari ci compila il modulo sul pc e poi lo stampa. Wow! Benvenuti nel 2011!
E' tutto un'illusione...Il giovane parroco posa il portatile su un tavolo va verso lo schedario (proveniente immagino dalle scenografie del nome della rosa) e cerca nei cassetti il modulo giusto, il tutto con estrema calma e nel silenzio assoluto. Trova il modulo e si siede e ci annuncia che il tutto andra' compilato a mano. Il parrocco comincia a compilare tra battute e dubbi: ma il nome della via sara' questo o quest'altro e via che tira fuori il tuttocitta'; ma la diocesi dove sposerete qual'e'? e via che tira fuori il libro delle diocesi e passa in rassegna regione per regione, provincia per provincia le diverse diocesi. Passa un'ora e tra un timbro e l'altro i moduli sono compilati.
Quello che mi ha stupito di piu' dell'episodio e' stata la lentezza, il silenzio e la mancanza d'urgenza e il rendersi conto di appartenere ad un'altra epoca.

Fra' - La Sposa

He sì, a quanto pare la questione "sacerdoti" è solo all'inizio... da fine dicembre ad oggi abbiamo conosciuto 3 sacerdoti, completamente diversi fra loro, chissà cosa ci aspetta nel prossimo futuro, già perchè non dimentichiamoci che tra poco partirà la grande avventura, il corso prematrimoniale, e se questi primi segnali ci fanno parlottare, ridacchiare e borbottare, non vedo l'ora di raccontare le prime impressioni ed espressioni dello Sposo alla fine del primo incontro del corso.

Ma torniamo a noi, il fantastico sacerdote lento, il giovane sacerdote con il pc portatile, che con passo (nemmeno a dirlo) lento, si è accomodato e ha iniziato a scrivere con una calligrafia piccola piccola i nostri nomi, i nostri lavori... e la nostra residenza...

Bhè, ho un dettaglio che lo Sposo ha omesso di raccontare. Infatti il nubendo prima di entrare mi ha detto "Tanto, quanto ci metteremo?! sarà una cosa veloce, no!? L'hai chiamato, abbiamo preso appuntamento, cinque minuti e via, riesco a entrare al turno delle 20 in piscina" e io (come sempre) "Sìsì, cinque minuti!".

All'arrivo nel lungo corridoio illuminato a neon ci attende una giovane (e tristissima, ma non perchè soffriva he, proprio perchè aveva una faccia da tristona incredibile) madre con due bei bimbetti. Mi è uscita una battutaccia... lo Sposo mi ha redarguito e poi è arrivato arriva il sacerdote. Da lì in poi... lo Sposo ha detto tutto... tranne che con molta classe, ogni tanto guardava l'orologio... fino al momento in cui il sacerdote ha tirato fuori il Tuttocittà... a quel punto ha gettato la spugna e le speranze! Elogio della lentezza, del silenzio e soprattutto inutilità del portatile! :-)